giovedì 31 maggio 2012

E qua si mangia!

E' bene anticipare che Bruxelles gode della fama (almeno nel nord Europa) di essere una città adatta ai golosi, famosa per le leccornie che offre. E, tutto sommato, bisogna dire che questa fama non è immeritata, dato che anche chi non ama le (non sempre leggerissime) specialità belghe non avrà difficoltà a trovare ristoranti o venditori ambulanti con specialità internazionali che soddisfino i gusti più svariati. Però negli anni da capitale d'Europa, Bruxelles ha sviluppato un'altra peculiarità... A Bruxelles si mangia gratis.

Già, proprio così. Da quando ho preso un po' di confidenza con l'ambiente di Bruxelles e con il mio lavoro, sono sempre stato un convinto assertore del fatto che in questa città si possa pranzare o cenare gratis quasi tutti i giorni della settimana... Infatti è praticamente impossibile partecipare ad un seminario/conferenza/presentazione/evento-qualsiasi che non offra un più o meno lauto buffet. Suvvia, almeno i panini e qualche patatina si trova sempre... Per esempio stasera per cena ho ascoltato una lettura di storia sulla diplomazia della repubblica di Dubrovnik (alla rappresentanza croata, storia vera...) e mangiato un po' di tramezzini. Ovvio che a mangiar tramezzini ci si stufa, ma con un po' di fortuna si può approfittare anche di buffet ben più ricchi.
Per evitare i cali di zuccheri, nell'ambiente "europeo" girano certi veri professionisti che fanno monitoraggio in gruppo, in modo metodico, e si scambiano le informazioni in modo da poter essere sempre "sul pezzo".

Ma se la maggior parte delle volte bisogna ascoltare qualche politico stantio o qualche noioso burocrate prima di poter godere del meritato aperitivo, domenica ho scoperto che in città ci sono altri modi per farsi offrire un bel po' di cose... Infatti è successo che il parco vicino casa ospitasse l'arrivo e la partenza della 20 km di Bruxelles, quindi stanati di casa da una bella giornata di sole, siamo andati a vedere gli atleti. Beh, non appena siamo arrivati vicini al traguardo (2 minuti a piedi da casa), persone non meglio classificate hanno cominciato ad offrirci da mangiare e da bere... Prima una banana. Poi una pera. Poi un piatto freddo. E ancora frutta, acqua, caramelle e un sacco di altri gadget. Mi sono sentito quasi un atleta alla fine... Tanto che sto quasi pensando di potermi iscrivere per l'anno prossimo. Secondo voi riuscirei mai a correre 20 km di seguito?
20 km è la distanza che ti separa da un sacco di cibo e gadget gratuiti. Pensaci.
Mi sa che per il momento ci accontenteremo di scoprire se la fiera andalusa prevista in città sarà davvero andalusa...


As usual... Stay tuned!
Coming soon: la nuova versione della lista delle birre! E anche una simpatica guida alla città di Bruxelles!

lunedì 21 maggio 2012

Nei weekend non ci si annoia mai...

Prima di raccontarvi sinteticamente gli ultimi 10 giorni, voglio tranquillizzarvi sullo stato di salute del mio pollice: è tornato ad essere opponibile, anche se con una vistosa cicatrice. Per fare il duro, dirò che me la sono procurata in Africa, salvando un cucciolo di elefante da un bracconiere: "Abbiamo perso uomini di grande valore laggiù...".

Detto questo, cosa che sicuramente teneva in ansia la maggior parte di voi, posso raccontare che anche in questi giorni il mal tempo la ha fatta da padrone... Quindi, per sopravvivere meglio, ho cominciato a programmare le ferie di agosto: indicativamente dovrei essere in Italia per la seconda e la terza settimana del mese!
La cosa migliore di questo periodo dell'anno, è che Bruxelles offre davvero tante manifestazioni ed eventi e (magari grazie anche all'aiuto di un sole più o meno timido) nei weekend si può fare di tutto! Negli ultimi 3 fine settimana siamo stati, nell'ordine:
  • alla festa dell'Iris, ovvero la festa della regione di Bruxelles capitale, che prende il nome dal fiore emblema della città;
  • ad Anversa, città internazionale (come si può vedere dalla foto) che la leggenda narra sia stata fondata da un centurione romano;
Il municipio di Anversa. Dopo un poderoso brainstorming, la spiegazione più probabile al numero di  bandiere appese è che il sindaco abbia scommesso al bar che sul suo palazzo ci stavano tutte le bandiere del mondo.
  • a vedere la Brasserie Cantillon (storica fabbrica di birra artigianale bruxellese che da alcuni anni si è trasformata anche in un "museo vivente"), il museo del cioccolato (dove ho mangiato abbastanza assaggi da considerare ben pagato il biglietto) e la Zinneke Parade (una parata di ragazzini in costumi bizzarri per il centro cittadino).
Ed è su questo ultimo sabato che vorrei concentrare un po' il mio racconto. Ma, per non essere prolisso mi aiuterò con qualche foto... Le visite ai musei sono state organizzate dal sempre divertente corso di francese del sabato, che regala, volente o nolente, di continuo perle comiche.
La mattinata è partita benissimo, grazie alla visita dell'ultima brasserie artigianale presente a Bruxelles... Durante la quale ho avuto il piacere di conoscere il maître brasseur (ovvero il mastro birraio), capofamiglia che gestisci da anni la Brasserie Cantillon.

Ecco la foto con Monsieur Van Roy, entusiasta di finire su questo blog di cui si è proclamato estimatore (ma anche no).
Dopo questo incontro avevo pensato che non ci sarebbe potuto essere niente di meglio durante la giornata... Ma i weekend di Bruxelles, come dicevo, non finiscono mai di sorprendere. Ed ecco il matrimonio (civile) marocchino nella cornice della Grand Place che ti sorprende. La sobrietà degli sposi (in vestiti occidentali) viene ampiamente pareggiata dalla band del matrimonio, decisamente tradizionale... Praticamente l'originale sound berbero direttamente dai monti Atlante: scene di donne isteriche che reagivano alla prorompente mascolinità degli idoli locali... Che potete ammirare di seguito:
Ecco il gruppo, con la loro classica divisa. Da notare le imponenti Vuvuzela, strumento di Re e principi.
La versione Marrakech delle espadrillas. In vera pelle di montone berbero, per l'uomo che non deve chiedere mai.
Dopo questo turbinio di colori e musiche è stata la volta di appagare il senso del gusto, visitando il museo della cioccolata... La visita valeva la pena, non solo per gli abbondanti assaggi, ma anche per ammirare il vero simbolo di Bruxelles, ovvero un "Manneken Pis" di pura cioccolata, del peso di circa 35 Kg.
Il cioccolato dona, finalmente, un senso alla terribile scultura del bimbo che  piscia...
E quando dici di aver visto abbastanza stramberie, ti rendi conto che è il giorno della Zinneke Parade, ovvero una nuova manifestazione per permettere a tutti di girare con vestiti bizzarri (non fosse bastato il Gay Pride del weekend precedente). Ecco alcune foto, giusto per rendere l'idea:
Gente strana sui trampoli: non si vedevano scene del genere dal tempo dei cugini di campagna... 
Direttamente dal set di Waterworld, la risposta di Bruxelles a Kevin Costner. 
Questa si commenta da sola: una nuvola. Un classico di Bruxelles.
Dopo aver visto anche la nuvola, temendo si mettesse a piovere, ce ne siamo tornati a casa... E adesso ci prepariamo al prossimo weekend che offre la simpatica Jazz Marathon. A volte Bruxelles sa farsi perdonare il suo clima...


As usual... Stay tuned!!!

mercoledì 9 maggio 2012

Aggiornamento lampo!

Cari amici e lettori, avrei dovuto scrivere questo post almeno una decina di giorni fa, ma tra tutti gli impegni di questo periodo non ce n'è stato davvero il tempo... Quindi adesso dovrò aggiornare tutti di un sacco di cose, ma in modo molto rapido, che altrimenti succede che vi annoiate e non leggete niente. Perciò ho pensato di fare la cosa che mi risulta più congeniale... Ovvero qualche lista!!! ;)

In Sicilia
Come sapete sono stato qualche giorno in Sicilia per festeggiamenti assolutamente lodevoli... Ecco alcuni punti fondamentali:
  1. Dopo 4 mesi di assenza anche l'uso smodato dei clacson di Palermo sembra una melodia.
  2. Sfondarsi di cibo è una delle leggi regionali della Sicilia. Ed io lo apprezzo.
  3. Può succedere di scoprire che il problema più grande non è la discussione della tesi di specializzazione in anestesia, ma l'organizzazione della festa. Quando succede, meglio esserne felici...
  4. Mangiare due panini con le panelle in giacca e cravatta (subito dopo la discussione) dona una sensazione di onnipotenza e di sazietà.
  5. Il fratellino (uno di quelli organizzati, eh..) ha perso il volo perché aveva smarrito la carta d'identità e si è presentato con due giorni di ritardo. Ovviamente, la prima cosa che ha trovato nei pantaloni una volta atterrato è stata la vecchia carta di identità.
  6. La festa open bar, può causare open nausea la mattina seguente. Maneggiare con cura.
  7. Ogni volta che faccio festa e sono in cravatta, questa finisce per essere utilizzata come la fascia di Rambo sulla testa. Potremmo dire che sono un po' un Rambo dei Gin Tonic.
  8. Ti accorgi che la vacanza è finita appena scendi da un aereo con raffiche di vento e pioggia.
Un'idea brillante: la prossima volta potrei presentarmi direttamente in costume da Rambo...
A Bruxelles
Anche dopo questa gita c'è stato un ritorno alla realtà. Una realtà fatta di mal tempo, birre, lavoro, birre, impegni, birre, cene, birre ed altre mille novità! Ecco l'elenco fondamentale su come è iniziato il maggio bruxellese:

  1. La primavera continua a restare un miraggio e abbiamo registrato temperature diurne tra i 5 e i 7 gradi nei giorni scorsi. La speranza nel futuro è necessaria per andare avanti.
  2. A lavoro (per l'ennesima volta), è cambiato tutto lo staff. Continua il mio impegno a presentare Bruxelles a nuovi ragazzi: "Ragazzi, vi presento la birra!"...
  3. La mia neo-anestesista, ha cominciato a lavorare a Bruxelles. Ergo si è trasferita qua. Ergo abitiamo assieme. Ergo se ne vedranno delle belle...
  4. La prima delle belle non ha tardato a presentarsi. Ad evidente dimostrazione di chi deve stare in cucina (e chi no) sono riuscito ad interrompere il record di assenza di incidenti domestici dopo solo 3 giorni dall'arrivo del medico. Sto vivendo con un solo pollice opponibile, mentre l'altro è vistosamente fasciato...
  5. E' incredibile quanto contino i pollici nella vita di un uomo, sento di aver fatto un balzo indietro nella storia evolutiva.
  6. Una donna ha ovviamente bisogno dell'equivalente di 4 valige per andare a vivere in un altro stato. Meno è peccato mortale.
  7. Devo presentare Venezia al prossimo corso di francese... Vedremo cosa ne dirà il Fred Flinston rumeno che ho alle spalle e che fa sempre il lecchino.
  8. Con la lista delle birre sono un po' bloccato, non ho avuto molto tempo di deliziarmi con nuove scoperte, ma vi assicuro che non ho abbandonato la nave.
Ecco, direi che questo può considerarsi un rapido aggiornamento degli ultimi 15 giorni... Spero di riuscire a trovare il tempo di scrivere un po' più spesso, ma tutti i cambiamenti (in ufficio e in casa), non mi hanno davvero lasciato scelta!

As usal... Stay tuned!