lunedì 19 settembre 2011

Una domenica (al) Belga

Dopo un venerdì che ha avuto come colonna sonora "Le Freak" e dopo un sabato di "quasi ramadan", dedicato espressamente all'arte del cazzeggio e dell'arenarsi in casa, stamattina ho deciso di fare una cosa che non avevo mai fatto. Sono andato a fare un brunch. Che, per chi non lo sapesse, è un modo di gran moda per fare quello che le mamme hanno sempre vietato: mischiare dolce e salato, rovinarsi l'appetito, mangiare fuori orario. E, magari, fare anche le bolle nel latte con la cannuccia. Ma adesso basta. Le regole le facciamo noi. Ora che siamo diventati grandi, tutti questi divieti li abbiamo aboliti. E il Sunday Brunch è diventato un "must".
Però, visto che l'appuntamento era per le 13:00, io un po' di colazione la ho fatta lo stesso a casa... Con latte e cereali, proprio un classico.

Il ritrovo è al Café Belga, un locale che è una vera istituzione da queste parti. Esco un po' prima perché devo prendere il tram (il mio mezzo di trasporto preferito) e devo fare i biglietti. Mi fermo alla macchinetta e accade una cosa rarissima... Si avvicina un controllore (mai successo in 8 mesi). Penso, tra me e me, che avranno capito che è il caso di farli lavorare un po' di più, per diminuire il numero di quelli che scroccano il viaggio. E mi sbaglio. Il controllore (prima volta che ne trovo uno) mi avvisa che oggi è una domenica senza auto e che quindi tutti i trasporti pubblici sono gratuiti. Benissimo, per carità, ma possibile che l'unica volta che trovo un controllore, lui è lì per controllare che io non obliteri un biglietto? Mah, sono strani 'sti belgi!


Finalmente arrivo al locale e, dopo aver trovato tavolo, mi metto in coda apprezzando la selezione musicale: un po' di jazz a quest'ora è davvero gradevole. Visto che sono partito per sperimentare il brunch, so già che ordinerò qualsiasi menù che mi proporranno con quella parola nel titolo. Infatti, esco dalla coda con il mio menù brunch non-plus-ultra (ok, non si chiamava proprio così, ma rende l'idea): un panino con dei semi, due fette di pane normale, burro, una mini insalatina mista con un po' di pinzimonio, un po' di prosciutto affumicato, una specie di peperonata e del salmone affumicato fatto con un po' di cipolla. Ah, e un croissant, altrimenti che brunch è?
Poiché non me la sentivo proprio di mangiare il salmone con le cipolle bevendo del caffellatte, mi sono ordinato pure una birretta... Quindi alla fine mi sono ritrovato a mangiare il croissant al burro accompagnandolo ad una buona birra triplo malto. Ricevendo anche dei complimenti da un tedesco: "Ah, bravo! Ti sei proprio ben integrato!"...
Mi sa che sono troppo tradizionalista, ma, se il brunch è sempre così, possiamo anche continuare a chiamarlo pranzo: basta chiedere alla mamma se per dessert possiamo prendere un croissant... Secondo me ce lo lascia fare!

E anche per oggi direi che siamo arrivati alla fine del mio racconto bruxellese... So che ancora non ho aggiornato la Lista delle birre, ma prometto che il prossimo post sarà proprio su questo argomento! E' già in lavorazione.... Quindi a prestissimo!

As usual... Stay tuned!

Coming soon: la Lista delle birre IV!

2 commenti:

  1. Caro Boscolo, ricordano l'unica definizione scientifica di brunch (tratta dai Simpson ovviamente):
    Marge: cos’è il brunch?
    Jacques: ti piacerà un mondo, non è esattamente colazione e non è esattamente pranzo ma è corredato da una fetta di melone alla fine, non ti portano tutto quello che avresti a colazione ma è un buon pasto.
    dov'è la fetta di melone che tutti ci aspettavamo con ansia?
    Nicola

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  2. Ahahah! Caro Nicola, hai ragione da vendere... Mea culpa, avevo scordato l'importantissima definizione dei Simpson! Purtroppo suppongo che anche in Belgio la abbiano scordata e la fetta di Melone non era disponibile!!!
    Per chi volesse godersi la scena con il brunch, mi spiace ma non ho trovato un video idoneo su youtube... Accontentatevi della scheda di Jacques! http://simpsons.wikia.com/wiki/Jacques

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