- Della visita di D&M. A loro va il mio terribile rimprovero per 7 generazioni per non aver portato il salame, come avevo richiesto nel precedente post. Ma anche il mio ringraziamento per esserci fatti così grasse risate! :)
Il funny fact della visita è sicuramente D. che, decidendo di mettersi le scarpe nuove, si presenta con i piedi pieni di vesciche già quando scende dall'aereo. E passa 2 giorni a girare con ai piedi le mie scarpe, di 3 numeri più grandi! - Della visita di N., meglio noto come il Mannato. Da bravi ex-compagni di liceo abbiamo passato tutte le sere a fare i compiti. Cioè mangiare e bere i prodotti tipici. Già la prima sera ci hanno regalato una bottiglia da 75 cl di Grinbergen in un locale. La Lista delle Birre ringrazia! La bilancia un po' meno...
- Della visita della mia ragazza (ogni tanto riusciamo a vederci). La quale mi ha accolto a casa nella pausa pranzo di venerdì con una carbonara meravigliosa e con i muffin caldi ai mirtilli. Momenti fantastici, che hanno causato un notevole calo della produttività pomeridiana. Inoltre mi ha accompagnato a Liegi sabato...
E proprio sulla gitarella a Liegi vorrei spendere due parole in più. Il mio sempre simpatico corso di francese, invece di fare la solita lezione ha proposto di andare nella ridente Liegi a vedere una cristalleria. Bene, io accetto sempre se c'è da vedere qualcosa che non conosco.
Partenza ore 9:38, l'appuntamento era alle 9:30 ma i soliti italiani (noi, per intenderci) sono in ritardo. Guida il mini pulmino un autista che farà 13 inversioni durante la giornata e nutro ancora dei dubbi sul fatto che avesse la patente. Nel bus c'è l'allegria della migliore gita della terza media: il peruviano filma tutto di continuo, le ragazze dell'est strillano e ridono sguaiatamente, manca solo uno che si metta a cantare "Azzurro". Sorgono i primi dubbi sulla gita.
Si arriva a vedere Liegi: l'impressione è che gareggi con la periferia di Porto Marghera come bruttezza, con l'aggravante di una vistosa centrale nucleare quasi in centro. L'impatto è forte come il lancio della vecchia Multipla...
Pensavate che la Multipla fosse brutta? Non avete ancora visto Liegi... |
Arriviamo alla cristalleria Val Saint Lambert: il filmino e la prima parte della visita guidata mi rendono edotto sulla storia di Liegi, della produzione di vetro e della cristalleria. Se non ci credete chiedetemi pure!
Si va in pausa pranzo in un locale in centro a Liegi che permette di confermare la prima impressione: Liegi è seriamente in lizza per essere la città più brutta vista in vita mia. Il locale dove mangiamo offre specialità locali e vanta il titolo "Ambassadeur (Ambasciatore) Orval": ottima birra e ottimo prosciutto cucinato alla birra. Purtroppo il cameriere sembra non aver mai visto più di 3 persone ed entra nel panico, passando a prendere le ordinazioni a caso, in stato completamente confusionale. La signora dietro il banco non aiuta, sembra alticcia. Barcolla e beve quello che potrebbe essere un J&B-cola, se non altro per l'effetto che le fa. Finalmente si mangia e il cuoco si scusa. Torniamo alla cristalleria con mezzora di ritardo sulla tabella di marcia, ma non per colpa dei soliti italiani.
La visita riprende con il tour dell'officina e la dimostrazione del mastro vetrario, lo guardo con gli occhi di un bambino. Vengo preso in giro dalla mia ragazza perché ripeto per i 15 minuti successivi: "Da grande voglio diventare un mastro vetraio!".
La visita finisce, guarda un po', nello shop della cristalleria: finalmente diamo dei prezzi (alti) a quello che ci hanno raccontato tutto il giorno, tutto bello ma non acquistiamo nulla. Infine si torna verso Bruxelles, in un bus con un clima più calmo, come al ritorno dalla gita delle medie: il peruviano è stanco di filmare (o ha finito la memoria), le donne dell'est si riposano per poter ridere sguaiatamente un po' anche la sera... In fondo è sabato, bisogna uscire!
As usual... Stay tuned!
Coming soon: la lista delle birre più lunga della storia e la presentazione dei nuovi vicini di casa!
che ridere questo post, soprattutto i compagni di gita!
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