domenica 2 ottobre 2011

Feeling like home 2

E' stato un sabato di quelli impegnativi, è vero... Corso di francese, giro all'IKEA (meno peggio del previsto), notte bianca con spettacolo Burlesque molto gradito. Sveglia presto la domenica per seguire le esili speranze del rugby azzurro, spazzate via violentemente dal XV irlandese. Fortunatamente adesso posso rifiatare e terminare quanto cominciato nell'ultimo post!

Ci eravamo lasciati con una breve digressione sulla mia iscrizione al corso di francese. Per chi se lo chiedesse, il livello a cui sono stato classificato è "Chèvre". Che, notoriamente, è anche l'animale preferito da Vittorio Sgarbi. Anche se non tutti sanno come la pensa la capra su questo argomento:


Beh, ieri è stata la prima giornata di corso e vi assicuro che adesso il sabato è il giorno in cui mi sveglio prima durante la settimana. L'orario 9:00-15:30 è abbastanza un massacro, ma tornare a frequentare aule universitarie mi ha proprio galvanizzato. Tornerei ad iscrivermi subito. Anche correndo il rischio di essere io il vecchio che segue la lezione (ad ogni corso ce n'è almeno uno, credo sia una quota imposta dal Ministero dell'Istruzione e rappresenta un controllo diretto del MOIGE contro l'immoralità tipica degli studenti).

Ma torniamo all'argomento principale del post... Non ci sono solo i tortiglioni della De Cecco, la mortadella ai pistacchi e il "radicio" rosso di Chioggia a farmi sentire come a casa. Infatti, dopo 9 mesi di permanenza, avverto una specie di familiarità diffusa. Tutto è nato con una sensazione continua di "presunti avvistamenti" di cari amici e amiche. Cioè, tipo che pensavo di vedere, a turno i miei amici in giro per Bruxelles. Una Mary in Place de Luxemburg. Un Pozz in Boulevard Anspach. Una Arf al supermercato. Un fratello al parco del Cinquantenario. Uno Jan in metropolitana. Ah, no, Jan è passato davvero. Però sono abbastanza sicuro di aver immaginato gli altri. Molti altri, in realtà, ma non è che posso star qua a nominarli tutti...
Con il passare del tempo, la sensazione è un po' cambiata e, adesso, più che altro, mi sembra di riconoscere le facce che vedo... Un po' come quando arrivo a Venezia e trovo subito Luca "'more, ti gà n'euro?". Oppure la coppia che litiga sempre (entrambi ubriachi) in Fondamenta della Misericordia. O Otto, l'alano grande come un cavallo. Insomma, quelle persone che non conosci davvero, ma che a forza di vederli ti sembra di conoscerli. E quando ti sembra di conoscere le persone che vedi in giro, beh... Diciamo che ti senti un po' come a casa!

E adesso direi che posso dedicare la domenica a riposarmi. Ah, no... Le pulizie!!!

As usual... Stay tuned!
Coming soon: la mia amica V., direttamente da un matrimonio a Anversa!

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