venerdì 10 febbraio 2012

Le souris

L'altra mattina, la collega S. (proprio quella del viaggio in treno), appena arrivata in ufficio ha notato delle tracce che un occhio esperto (e un po' campagnolo) non può non riconoscere. Infatti, un foglio di carta un po' mangiucchiato con, in vicinanza, piccolissime "palline" scure, lascia poco alla fantasia: si tratta senza dubbio di un topolino.
La cosa ci ha quantomeno colto di sorpresa, visto che non è mai successo niente del genere, ed abbiamo provveduto ad avvisare prontamente il responsabile della manutenzione dell'edificio, il quale ha subito inviato una mail dall'oggetto "dératisation" al comune.

In modo abbastanza stupefacente, il comune ha risposto immediatamente promettendo di inviare "l'esperto" per oggi pomeriggio alle 14:30. E, fatta salva una mezzoretta di ritardo, così è stato. Alle 15:00 entra in ufficio "l'esperto", con tutto il materiale per il suo lavoro.
Ovvero una gabbia con all'interno 3 furetti che libera nell'ufficio, dopo che noi siamo usciti.
Io, in quel momento, già immaginavo i furetti scappare e nascondersi nell'ufficio, con la necessità di far venire un nuovo esperto con delle volpi per stanare i furetti. E poi un esperto con dei cani per stanare le volpi. E così via...

In realtà "l'esperto" è tornato da noi dicendo che "niente da fare: i furetti non funzionano". Cacchio, stai a vedere che si guastano anche i furetti... Sembravano tutti e 3 in salute. Così ci spiega che i furetti funzionano solo per i ratti, mentre nel nostro caso, evidentemente, è un topolino il problema. 
Ecco, secondo "l'esperto", la più probabile rappresentazione del nuovo inquilino.
Ma non finisce qui, cari amici... Infatti "l'esperto", pur non potendoci aiutare con i suoi furetti, ci ha spiegato come poter gestire il topino senza dover chiamare una costosa ditta privata di derattizzazione. Quindi ci ha spiegato (cito testualmente) "come funziona un topo": abitudini, habitat, tana, ecc. Con un consiglio per individuare con precisione in che ufficio si trova, mettendo delle esche. Giusto, esche velenose, penso io. Invece no. Il consiglio è di preparare delle appetitose mini tartine con pane e maionese. Si è raccomandato che siano piccole, così si vede subito se ne mangia anche solo un pochino (non si sa mai, metti che sia a dieta). E ci ha spiegato che l'ideale è proprio il pane con la maionese, perché (di nuovo cito testualmente) "è un pasto completo. Contiene proteine animali (l'uovo). Proteine vegetali (l'olio). E un po' di pane, che ci sta sempre bene". Quindi avremmo dovuto comprare una baguette e un barattolo di maionese per spargere tartine in tutte le stanze per vedere dove preferisce mangiare (per individuarlo e colpirlo soltanto in un secondo momento, magari quando è sazio).

Devo dire che sono sorprendentemente colpito dal fatto che il topo curi così tanto la sua dieta: mangia poco e poi gradisce che il pasto sia equilibrato. O i topi belgi hanno gusti più raffinati di quelli italiani o mi sa che è una topa.

Comunque spero che gradisca lo stesso il cracker con il dolcificante (dato quanto è attento alla sua linea) che gli abbiamo lasciato... Faceva davvero troppo freddo per andare a fare un salto al supermercato solo per il topo.

Vi terrò informati su come procede la caccia!

As usual... Stay tuned!
Coming soon: le frittelle di carnevale portate da E. a Bruxelles per il weekend! :)

5 commenti:

  1. Io l'esperto di topi me lo immagino così: http://sp3.fotolog.com/photo/35/21/14/donnadimalaffare/1214926714230_f.jpg

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    1. Eh, effetivamente "fuochino"!! Ovviamente meno elegante e con i capelli un po' più corti, ma ci sta! :)

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  2. Il mio a casa l'ho sorpreso a mangiare cioccolatini...

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  3. hmmmm... mi sono appena ricordata che ho lasciato una banana sulla scrivania. e se fosse una topa che fa la dieta anti-carboidrati?!

    per la precisione, i furetti non sono neanche stati liberati (tranne quello che ha avuto l'onore di essere stracoccolato da me)!

    Naz the Ferret

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